COME CREO UN TEAM DI SUCCESSO
Cari ragazzi e ragazze, comunemente identificati come “raga” e che hanno scelto consapevolmente di avere a che fare con l’imprenditoria, benvenuti!
E benvenuti a quelli che come me, che sono meno giovani e stanno scalando la stessa montagna 😄
Di cosa parliamo oggi?
Hai deciso che nella tua azienda c’è posto solo per te perché non ti fidi di nessun altro e, anzi, quando ti guardi allo specchio non ti fidi del tizio riflesso?
Ok, questo articolo non fa per te!
Anzi no, scusa, fa proprio per te!
Ebbene si, parleremo del sacro graal del founder (insieme ad altri sacri graal ovviamente), la domanda suprema che tutti ci siamo fatti all’inizio della nostra scalata di questo Everest che è l’imprenditoria: come caspita mi creo un team di successo?
Partiamo dal presupposto principale: di quale successo stiamo parlando?
E no, in questo caso, il successo non è soggettivo.
Il concetto di "successo" in questo contesto è legato al raggiungimento degli obiettivi aziendali, all'eccellenza nelle prestazioni e al contributo positivo alla crescita e alla prosperità complessiva dell'organizzazione.
Questo è il successo in un’azienda e se pensavi ai “Big Money” hai sbagliato.
I Big Money sono una conseguenza del successo inteso come sopra.
Vediamo cosa serve per creare un team che arrivi a questo successo e lo vediamo in 7 punti.
Questi 7 punti saranno:
1. Definisci gli obiettivi del team.
Il primo passo per creare un team di successo è definire gli obiettivi. Cosa vuoi ottenere? Quali risultati vuoi raggiungere?
Si. lo so che lo sapete e adesso sto per dirvi una cosa che la maggior parte di voi sa già, abbiate pazienza, perché so anche per certo che alcuni non lo sanno.
Abbiamo detto S.M.A.R.T.??
Nel modello SMART, gli obiettivi devono essere chiari, specifici (Specific), misurabili (Measurable), raggiungibili (Achievable), rilevanti (Relevant) e limitati nel tempo (Time based).
Vediamo più nello specifico di cosa stiamo parlando.
Chiari: gli obiettivi devono essere comprensibili da tutti i membri del team.
Specifici: gli obiettivi devono essere specifici e non generici.
Misurabili: gli obiettivi devono essere misurabili in modo da poterne verificare il raggiungimento.
Raggiungibili: gli obiettivi devono essere raggiungibili, ma al tempo stesso stimolanti.
Rilevanti: gli obiettivi devono essere rilevanti per l'azienda e per i suoi obiettivi generali.
Limitati nel tempo: gli obiettivi devono avere una scadenza entro la quale devono essere raggiunti.
E adesso alcuni esempi di obiettivi chiari, specifici, misurabili, raggiungibili, rilevanti e limitati nel tempo:
Aumentare le vendite del 10% entro il 31 dicembre 2024.
Ridurre i costi operativi del 5% entro il 30 giugno 2023.
Lanciare un nuovo prodotto entro il 15 marzo 2023.
Un buon modo per definire gli obiettivi del tuo team è coinvolgere tutti i membri del team nel processo. Questo aiuterà a garantire che gli obiettivi siano chiari, condivisi e supportati da tutti.
Ecco alcuni consigli per coinvolgere i membri del team nella definizione degli obiettivi:
Organizza una riunione del team per discutere degli obiettivi dell'azienda.
Crea un sondaggio o un questionario per raccogliere i feedback dei membri del team.
Ascolta attentamente le idee e le proposte dei membri del team.
Definire gli obiettivi è un passaggio fondamentale per creare un team di successo. Gli obiettivi chiari e condivisi forniscono al team una direzione e un senso di scopo.
2. Seleziona le persone giuste.
Ti sembra una cosa scontata? Sei sicuro?
No perché ti spoilero che non è detto, che se un professionista è tecnicamente e verticalmente bravo, sia anche adatto a lavorare in team.
Alcuni pensano che sia meglio assumere uno un po’ meno bravo, ma che abbia le Soft Skills (leggi Human Skills) adatte per lavorare in team e migliorare le sue abilità tecniche in corso d’opera.
Non tutte le persone sono adatte a lavorare in team.
Vediamo cosa dobbiamo cercare in un candidato.
La scelta delle persone giuste per il tuo team è fondamentale per il suo successo.
Cerca persone con:
Competenze e abilità complementari: il team deve avere un mix di competenze e abilità diverse, in modo da poter affrontare diversi tipi di sfide.
Motivazione: le persone motivate sono più propense a dare il massimo e a raggiungere gli obiettivi.
Valori condivisi: questo è forse il punto più importante di tutti. È di fondamentale importanza che i membri del team condividano i valori dell'azienda e del team stesso.
Alcuni consigli per scegliere le persone giuste per il tuo team:
Fai una ricerca approfondita dei candidati. Prenditi tempo, che altrimenti te ne penti quando sono passati mesi e non fa mai piacere lasciare a casa qualcuno (esperienza personale)
Organizza colloqui e test per valutare le competenze e le abilità dei candidati.
Chiedi referenze ai precedenti datori di lavoro dei candidati.
Non aver paura di chiedere aiuto a professionisti del recruiting o della selezione del personale.
Scegliere le persone giuste per il tuo team è un investimento che vale la pena fare. I membri del team giusti ti aiuteranno a raggiungere i tuoi obiettivi e a costruire un'azienda di successo.
Sei un giovane imprenditore? Ecco un paio di tips da una vecchia volpe, che ha lavorato con altre vecchie volpi:
Non aver paura di assumere persone più esperte di te. Le persone esperte possono aiutarti a crescere come leader e come imprenditore.
Cerca persone che siano disposte a imparare e crescere. I membri del team che sono disposti a imparare e crescere sono più propensi a essere di successo.
Crea un ambiente di lavoro positivo e inclusivo. Le persone che si sentono a proprio agio e apprezzate sono più propense a dare il massimo.
E a proposito di ambiente positivo, se ti stavi chiedendo come si fa a crearlo, continua a leggere perché è il prossimo punto
3. Crea un clima di fiducia
La fiducia è la base di qualsiasi relazione, e questo vale anche per i team di lavoro.
Quando i membri del team si fidano l'uno dell'altro, sono più propensi a collaborare, a condividere le proprie idee e a dare il massimo.
Ma andiamo più nella fase operativa per creare un clima di fiducia nel tuo team:
Sii trasparente e onesto con i membri del tuo team.
Rispetta i membri del tuo team, anche quando non sei d'accordo con loro.
Sii disponibile ad ascoltare i feedback dei membri del tuo team.
Riconosci i contributi dei membri del tuo team.
E anche qua, un paio di tips per i giovani imprenditori:
Sii un modello di fiducia per i membri del tuo team.
Crea un ambiente di lavoro in cui i membri del tuo team si sentano a proprio agio nel condividere le proprie idee e opinioni.
Prenditi del tempo per conoscere i membri del tuo team a livello personale.
Tutto chiaro fino a qui?
Ok, allora passiamo al nostro bellissimo sacro graal
4. Comunica efficacemente.
Solitamente questo è il punto in cui ci si accorge che in effetti bisogna formarsi.
Io due dritte ve le do, ma tenete conto che da sapere qua ce n’è per settimane di formazione, applicazione pratica compresa.
A proposito (e ve lo dico anche alla fine dell’articolo), se volete acquisire tutte queste skills non dovete fare altro che contattarmi. Ci facciamo una call conoscitiva e vediamo di strutturare il vostro percorso che dura 12 settimane.
Detto questo, dicevamo, la comunicazione.
Quando la comunicazione è efficace, i membri del team possono condividere le proprie idee e informazioni in modo chiaro e conciso.
Ecco alcuni modi per migliorare la comunicazione nel tuo team:
Sii chiaro e conciso nelle tue comunicazioni.
Utilizza un linguaggio semplice e comprensibile.
Ascolta attentamente i membri del tuo team.
Chiedi chiarimenti quando necessario.
Sei un giovane imprenditore? Ecco le solite tips:
Impara a comunicare in modo efficace, sia in forma scritta che orale.
Pratica la comunicazione con i membri del tuo team in modo regolare.
Crea un ambiente di lavoro in cui i membri del tuo team si sentano a proprio agio nel comunicare apertamente.
Lo so che vuoi dei suggerimenti specifici, e vediamoli allora:
Organizza riunioni regolari del team per condividere informazioni e aggiornamenti.
Utilizza strumenti di comunicazione come e-mail, chat e videochiamate per rimanere in contatto con i membri del tuo team.
Crea un sistema di documentazione per condividere informazioni e conoscenze.
La comunicazione è un processo continuo. È importante impegnarsi a migliorare la comunicazione nel tuo team in modo costante.
E vi assicuro che qua ho dato solo una grattatina alla superficie, anche perché per essere più specifico avrei allungato di parecchio tutto e comunque non sarei riuscito a rendere l’idea.
5. Gestisci i conflitti
I conflitti sono inevitabili, specialmente in un contesto dove ci si confronta quotidianamente su strategie, ricerche, vendita, gestione.
Alle volte la parola “conflitto” è esagerata ed è anche vero che invece alle volte è riduttiva, capita, siamo persone.
La cosa importante è non far passare del tempo sperando che si risolva tutto da solo e vediamo qualche consiglio.
Riconoscere il conflitto e affrontarlo tempestivamente. Questo tipo di cose non si risolvono da sole, mai!
Ascoltare attentamente le ragioni di entrambe le parti.
Cercare una soluzione che soddisfi tutti. Devi essere un mediatore, ti tocca.
Crea un ambiente di lavoro in cui i membri del tuo team si sentano a proprio agio nell'esprimere le proprie opinioni, anche se sono diverse. Ovvero, previeni i conflitti creando un contesto di scambio, a priori!
Sii un modello di risoluzione dei conflitti per i membri del tuo team.
La gestione dei conflitti è un'abilità importante per qualsiasi leader, giovane o meno giovane.
Ancora un paio di suggerimenti:
Fissa una riunione del team per discutere del conflitto.
Chiedi a ciascuna parte di presentare la propria versione dei fatti.
Cerca di identificare le cause del conflitto.
Lavora con le parti per trovare una soluzione che soddisfi tutti.
Formati! Ci sono percorsi e corsi per gestire queste cose, cercali e aderisci.
La posizione del leader è una responsabilità e richiede cura dei dettagli e uno dei dettagli, forse il principale, è la formazione.
Mi raccomando!
Andiamo avanti.
6. Fornisci feedback.
E qua si apre un mondo potenzialmente infinito.
Mantenere un corretto loop di feedback è fondamentale sia per la crescita del leader che per quella del team.
Innanzi tutto assicurati di essere:
specifico e concreto.
costruttivo e orientato al miglioramento.
tempestivo. Come dicevamo prima, le cose non si risolvono da sole, agisci in fretta, agisci subito.
Ma su cosa devi focalizzarti per dare un feedback corretto?
Focalizzati sui comportamenti, non sulle persone. Questo punto è fondamentale, non è la persona a essere sbagliata, è stata l’azione o il comportamento.
Offri esempi specifici per supportare il tuo feedback.
Chiedi al membro del team come intende utilizzare il tuo feedback.
Ma se ti chiedessi come daresti specificamente un feedback a un collaboratore, oppure quali informazioni ti servirebbero per avere tu un feedback per la tua crescita come leader, sapresti rispondere?
Sapresti dirmi una cosa diversa dalla solita e ormai inaccettabile: critica costruttiva?
Dai, “critica costruttiva” non si può più sentire.
Se uno ti si avvicina e ti dice “ti faccio una critica costruttiva” ti si gela il sangue.
Tra i tanti inutili inglesismi, la parola “feedback” è invece quella più utile e adesso vediamo un processo in tre semplici punti per far si che le informazioni date o ricevute siano davvero di aiuto per il miglioramento.
IL PROCESSO DEL FEEDBACK
Il Processo del Feedback è un processo che viene utilizzato per dare feedback su performance, lavori o comportamenti di qualsiasi persona si ritenga opportuno, compresi sé stessi.
Il processo si sviluppa in 3 fasi consequenziali, I punti non vanno mai né sovrapposti né scambiati.
Mai sovrapposti: deve essere sempre chiara la linea che separa il punto 1 dal punto 2 e il punto 2 dal punto 3. Questo è ancora più importante se si tratta di feedback in azienda (e con sé stessi), mentre nei rapporti interpersonali le fasi potrebbero necessitare di un "addolcimento" nelle transizioni.
Di seguito i punti di sviluppo:
0. Frame:
Inizialmente fare una cornice, prendersi del tempo e non dare mai l'idea che si ha fretta. Se si ha oggettivamente fretta, non è il momento di dare un feedback, perché la fretta verrà percepita.
Fare una cornice (frame) iniziale dove si avverte che ci si prenderà qualche minuto per un feedback sul lavoro svolto.
Fargli anche sapere che, durante il feedback non dovrà intervenire o interrompere, dovrà solo ascoltare fino alla fine. Questo darà a chi dà il feedback la responsabilità di non dilungarsi molto e a chi ascolta di concentrarsi più su quello che gli viene detto senza mettersi sulla difensiva.
1. Aree positive:
Dire tutto ciò che si trova di positivo che riguardi il lavoro (o l'aspetto comportamentale).
Trovare più aree positive possibili.
Questo allena noi a fare qualcosa che non siamo abituati a fare e mette il ricevente in una posizione più comoda di ascolto.
2. Aree di miglioramento:
Attenzione! È molto importante dire una cosa come "adesso vediamo cosa c'è di migliorabile" piuttosto che "vediamo dove hai sbagliato" o "vediamo gli errori".
Le ultime due opzioni infatti, faranno percepire chi dà il feedback come un "nemico" da cui difendersi.
Se si vede che la persona inizia a giustificarsi interrompendo, vuol dire che il muro di difesa si sta alzando, tranquillizzarlo dicendo "non ti preoccupare, è per il miglioramento dell'azienda, se migliori tu migliora tutto" questo lo farà sentire parte di qualcosa di più grande e lo metterà in condizione di ascolto.
Trovare una o due aree di miglioramento.
3. Alternative:
Qua è il momento di dare un suggerimento per migliorare le aree elencate al punto 2.
Per ogni area di miglioramento, trovare almeno 2 alternative valide.
La frase "devi migliorare" non vale, perché probabilmente non sa come fare.
Il mindset con il quale dobbiamo approcciare a questa fase è che lui ha fatto il suo meglio in quel momento per fare andare bene le cose, il fatto che il suo meglio non è stato abbastanza vuole solo dire che ha bisogno di qualche consiglio e noi siamo lì per quello.
Finito il processo ci si assicura che sia stato tutto ben compreso e con l'ulteriore compito di darci degli aggiornamenti ben definiti nel tempo.
E sul feedback ci sarebbe da dire molto altro.
Allena questa skill ogni volta che ti si presenta l’occasione e guarda come può fare la differenza.
7. Celebra le vittorie
Le vittorie, grandi o piccole, devono essere celebrate, punto, prima lo capisci/capite e meglio è.
Celebrare le vittorie aiuta a:
Motivare i membri del team.
Creare un senso di appartenenza.
Promuovere un ambiente positivo.
Ci sono alcune realtà, giovani realtà, che prendono questa cosa molto sul serio e indovina un po’? Il team funziona benissimo, le persone si sentono a casa e lavorano volentieri, si sentono parte di una famiglia, non esagero, è proprio così.
Ma cosa puoi fare per celebrare le vittorie?
Ecco alcuni modi per celebrare le vittorie nel tuo team:
Organizza una festa o un evento speciale.
Offri un premio o un riconoscimento.
Scrivi un post sui social media per celebrare il successo.
Puoi organizzare eventi semplici o più complessi. Anche un semplice brindisi al successo può fare la differenza.
In conclusione
Il modo migliore per creare un team di successo è quello di sperimentare e trovare ciò che funziona meglio per te e per il tuo team.
Ecco qualche consiglio bonus per te, che ti vedo che sei ambizioso:
Non aver paura di chiedere aiuto. Ci sono molti professionisti che possono aiutarti a creare e gestire un team di successo.
Non scoraggiarti se non vedi risultati immediati. La costruzione di un team forte richiede tempo e impegno.
Sii paziente e perseverante, e vedrai i risultati che desideri.
Formati, cerca le informazioni necessarie al tuo miglioramento, non fermarti mai, sii sempre avido di conoscenza che di informazioni in giro ce ne sono.
E come dicevo nel punto 4, se vuoi acquisire tutte queste skills non devi fare altro che contattarmi. Ci facciamo una call conoscitiva e vediamo di strutturare e personalizzare il tuo percorso di 12 settimane.
Ah, e ricorda:
“Il lavoro di squadra è la capacità di lavorare insieme verso una visione comune. L’abilità di dirigere le competenze individuali verso gli obiettivi di gruppo. È il carburante che permette a persone ordinarie di raggiungere risultati straordinari.”
— Andrew Carnegie
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